“Creatività è spingere la pesante porta della vita fino ad aprirla del tutto”. Questa affermazione del maestro buddista Daisaku Ikeda rispecchia perfettamente la metodologia del mio processo creativo che ricerca la bellezza dell’arte dentro la vita stessa. E quando è il tempo giusto l’opera d’arte esplode nel mondo, come un regalo da donare all’universo e agli uomini. Dentro ciascuno di noi alberga un giardino di fiori, frutti, gemme preziose. La natura è rigogliosa e in questo “locus amoenus” interiore siamo in pace e sicurezza, felici e a nostro agio. Possiamo udire in lontananza un’incessante sinfonia di suoni, mentre piovono fiori dal cielo che si posano sul nostro cuore. Questa è la nostra fortezza, questo è il nostro palazzo inespugnabile dove risiede la creatività inerente alla vita stessa. Per accedervi non dobbiamo fare altro che sintonizzarci col nostro cuore per spalancare le porte che imprigionano il nostro vero io e lasciarci cullare con fiducia dal flusso creativo. In questo senso l’arte per me è Nirvana, la liberazione dalla sofferenza.